Comune di Fondi

Fondi: informazioni turistiche

Circa a metà strada tra Roma e Napoli, la cittadina è oggi uno dei più grandi centri di raccolta e smistamento di prodotti agricoli d'Italia, in contatto diretto con i maggiori mercati europei. Il semicerchio formato dai Monti Ausoni ed Aurunci, chiuso da Terracina e da Sperlonga, delimita l'ampia piana di Fondi-Monte S.Biagio, nella quale, dalle ricche sorgenti carsiche si forma il Lago di Fondi. La pianura termina su un litorale che, per oltre 10 km. sottolinea l'area marittima di Fondi. Terra ricca di acque fin dall' antichità, il che ha reso necessarie diverse bonifiche che hanno reso un terreno in origine paludoso, fertile e utile per l'agricoltura.
Tre i laghi presenti nella zona: il Lago di Fondi, il Lago Lungo ed il San Puoto. Fertilità della zona e abbondante irrigazione hanno reso il territorio ottimo per l'agricoltura. Buona parte dei terreni di Fondi è coltivata ad agrumeto, ortaggi e primizie in serra. Oggi infatti abbondano le produzioni frutticole di ogni tipo. Ai greci (la leggenda attribuisce la nascita di Fondi a Ercole) si sostituirono i volsci e quindi i romani, che concessero agli abitanti la cittadinanza senza diritto di voto già nel 338 a.C. (la piena cittadinanza fu riconosciuta nel 188 a.C.).
Dopo essere divenuta già nel IV secolo sede di una fiorente comunità ebraica, dedita al commercio di lino e canapa e alla tintura, alla caduta dell'impero Fondi subì le conseguenze delle invasioni barbariche, fu quindi per qualche tempo bizantina e poi donata da Carlo Magno al Papa; la località non conobbe il dominio longobardo e alla fine del XIII secolo ne ottennero il dominio i Caetani, che lo conservarono fino al 1504. Fu questo il periodo in cui vennero emanati gli statuti civici, fu costruito il castello, si eresse una nuova cinta muraria e, nella Cattedrale, si tenne il 20 settembre 1378 l'elezione dell'antipapa Clemente VII. Fu durante la signoria di Giulia Gonzaga che il famoso ammiraglio e corsaro Barbarossa prese la città e la mise a sacco. Passata ai Carafa, rinacque grazie alle opere di bonifica volute da Pio VI, ma l'invasione francese e il brigantaggio ne causarono una nuova decadenza, cui tentò di porre fine l'unione al regno d'Italia.
Notevoli sono i resti ancora visibili delle mura, le più antiche delle quali risalgono al III secolo a.C., mentre le più recenti, munite di torri ben visibili lungo via Itri, appartengono all'età medievale.
Il turismo è sicuramente il settore più recente ed in continuo sviluppo, grazie ad una ricettività che conta su pochi alberghi ma molti campeggi ubicati sul litorale, che per dimensioni ed attrezzature sono dei veri e propri villaggi turistici.

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