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Sermoneta : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diLatina.

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Comune di Sermoneta

Sermoneta: informazioni turistiche

Sermoneta è uno dei borghi medievali meglio conservati d'Italia. Sorge su una collinetta circondata da oliveti, castagneti e, nella parte più alta, faggeti. E' il centro medievale più integro e, per diversi aspetti, più suggestivo delle colline Lepine, con una struttura urbana tutta raccolta all'interno della cinta muraria. L'antica Sulmo è citata addirittura da Virgilio nell'Eneide.
Il toponimo deriverebbe dal latino SULMO, nome dell'antico insediamento volsco che sorgeva nel territorio comunale. Il borgo fu probabilmente sede episcopale (V secolo), poiché le fonti citano un Palladius SULMONTINUS EPISCOPUS; tuttavia, secondo alcuni studiosi, costui sarebbe stato vescovo di Sulmona (AQ), in Abruzzo. Nel 1222 venne infeudato agli Annibaldi (1222), che lo fortificarono.
Le sue fortune iniziano alla fine del XIII secolo, quando in città inizia la signoria della famiglia Caetani che eresse un imponente castello. Sermoneta divenne il centro principale di un feudo vastissimo e fiorì anche artisticamente e culturalmente. Durante i secoli, all'interno dell'imponente Castello Caetani, ancora oggi intatto, hanno soggiornato illustri sovrani e pontefici. Poco dopo fu acquistato da papa Bonifacio VIII (1297) per il nipote Pietro Caetani, la cui famiglia, tra alterne vicende, ne mantenne il possesso fino al XIX secolo; tra il 1499 e il 1504 fu loro temporaneamente sottratto da papa Alessandro VI.
Nel 1798 fu devastato dalle truppe francesi. Il fiore all'occhiello del paese è sicuramente l'imponente Castello Caetani, restaurato ai primi del XIX secolo da Gelasio Caetani.
Nell'ambito del ricco patrimonio storico-architettonico spiccano anche il trecentesco palazzo comunale e la cattedrale, di impianto romanico-gotico, che conserva uno splendido campanile e, all'interno, una preziosa tavola di Benozzo Gozzoli. Sul territorio comunale sorgono inoltre l'abbazia di Valvisciolo, fondata nel secolo VIII da monaci basiliani e in seguito passata ai cistercensi (XIII secolo), e la suggestiva città morta di Ninfa, oggetto di contesa con la vicina Cisterna di Latina. Altrettanto pregevoli sono la Collegiata di S.Maria, situata al centro di Sermoneta; la chiesa di S.Giuseppe o della Concezione di Maria, che conserva un ciclo di affreschi del Siciolante; la chiesa dell'Annunziata; la Loggia dei Mercanti (antica sede comunale), la Porta degli Annibaldi; la chiesa della Madonna delle Grazie, il Convento di S.Francesco con il famoso leccio di oltre 500 anni; la chiesa di S.Michele Arcangelo e l'ex sinagoga.
A valle, in località Monticchio, sono visibili ancora torri medievali di avvistamento. Lungo la Pedemontan, in direzione Cori, si raggiungono i Giardini e rovine di Ninfa che ricadono in piccola parte nel territorio comunale. Dirigendosi invece verso Bassiano si raggiunge l'Abbazia di Valvisciolo, uno dei primissimi esempi di gotico-cistercense in Italia, insieme a Fossanova e Calamari.
Oggi, Sermoneta conserva ancora questo immenso patrimonio storico, artistico e culturale. Con la sua quiete, le sue stradine tortuose ed i suoi monumenti è il luogo ideale per una vacanza o per una breve visita, soprattutto per coloro che vogliono fare un tuffo indietro nel tempo.

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