Comuni
Comune di Santi Cosma e Damiano
Santi Cosma e Damiano: informazioni turistiche
Santi Cosma e Damiano, è un comune di 6.581 abitanti della provincia di Latina. Si tratta del più meridionale dei comuni della provincia di Latina insieme a Castelforte, con cui forma praticamente un solo centro che domina la pianura del Garigliano.
Il Comune fa parte della Comunità Montana Zona XVII dei Monti Aurunci; è collocato in parte su una delle pendici collinari dei monti e in parte nella pianura del Garigliano, nella zona Sud -Est della Provincia di Latina; confina ad Est con la Provincia di Frosinone ed è separato da Minturno dal fiume Ausente e dalla Campania dal fiume Garigliano. Il toponimo deriva dal nome dei due Santi Cosma e Damiano, fratelli e medici, decapitati nei pressi di Antiochia sotto l'impero di Diocleziano.
La tradizione popolare vuole che i due Santi siano transitati per queste terre nel loro viaggio verso Roma e che abbiano sostato in una grotta presso la quale fu costruita una cappella in loro onore, divenuta nei secoli l'attuale chiesa patronale.
L'abitato del nucleo storico era chiamato in passato Casali di Santi Cosma e Damiano, o più spesso semplicemente I Casali, nome che contrassegnava piccoli nuclei rurali. Nei documenti storici, spesso al posto di Cosma ricorre la dizione Cosmo o Cosimo. Le prime notizie sicure si hanno a partire dal secolo XI allorché viene citata nelle fonti, con il nome di Casali, come possedimento dei conti di Fondi e Traetto. Intorno alla seconda metà del XV secolo pervenne sotto il dominio dei duchi di Carafa. Casali di Santi Cosma e Damiano crescono come villaggio autonomo adiacente alle fortificazioni del Castrum Forte, punto di vedetta a guardia della foce del Garigliano dal X secolo; come conseguenza di ciò, oggi i centri storici dei due comuni Santi Cosma e Damiano e Castelforte formano un unico agglomerato urbano.
Gli insediamenti si iniziarono a sviluppare sulle cime delle colline e soltanto dopo la Seconda Guerra Mondiale nella valle del Garigliano sottostante. Il territorio nel Medioevo apparteneva alla Terra di San Benedetto, cioè era sotto l'influenza dell'abbazia di Montecassino.
Le origini degli insediamenti sull'altura risalgono indubbiamente a prima del 1000, periodo in cui si colloca la costruzione di un piccolo monastero benedettino a Ventosa e del castello di Suio. Tra l'881 ed il 915, i Saraceni si erano stabiliti nella pianura del Garigliano sulla riva destra con un campo trincerato.
Nella località tuttora chiamata Vattaglia (voce dialettale di battaglia), si ebbe nell'agosto 915 la dura battaglia tra i Saraceni e le truppe della lega cristiana guidata dal papa Giovanni X alla quale avevano aderito Atenolfo II di Capua e figlio Landolfo II, Guasinaro II di Salerno, Gregorio IV duca di Napoli, Giovanni I e l'imperatore bizantino che inviò lo stratega Picingli. Sulle truppe pontificie aveva il comando il duca di Spoleto AlbericoFu investita dagli avvenimenti conseguenti alle guerre napoleoniche e all'instaurazione della Repubblica Romana (1798-1799), che ne causarono il saccheggio e la devastazione ad opera delle truppe franco-polacche del generale Dombrowski (1799).
Nel 1820 il re di Napoli, Ferdinando IV di Borbone, concesse l'autonomia comunale e l'abitato venne denominato Santi Cosma e Damiano ma nel 1928 il comune fu aggregato alla vicina Castelforte, da cui si distaccò definitivamente nel 1947. Santi Cosma e Damiano doveva ancora tragicamente trovare un posto nella storia nel 1943-44 durante la risalita delle truppe alleate verso Roma. Trovandosi sulla Linea Gustav, per oltre nove mesi il territorio fu sottoposto a bombardamenti che cancellarono una gran parte dell'abitato; gli abitanti furono sottoposti a vessazioni dagli occupanti tedeschi e poi sfollati; i pochi rimasti infine furono tormentati dal passaggio delle truppe marocchine.
Il patrimonio storico-architettonico comprende alcune interessanti chiese, tra le quali spicca la chiesa madre dei Santi Cosma e Damiano, di epoca barocca.
Degli antichi edifici, quasi tutti distrutti nel corso dei terribili bombardamenti della seconda Guerra Mondiale, restano visibili Il Palazzo Ribaldi e la chiesa dei Santi Cosma e Damiano.
Nella parte più alta del paese si trova la frazione di Ventosa, dove sono visibili una bella torre e i resti di altre torri di avvistamento e di difesa e si conserva l'artigianato dello strame.
.
.
.
.
.
.
Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie, prodotti tipici nel comune diSanti Cosma e Damiano
Nessuna Categoria Trovata nel Comune di Santi Cosma e Damiano