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Pontinia : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diLatina.

Comuni

Comune di Pontinia

Pontinia: informazioni turistiche

E' uno dei borghi fondati nell'Agro nel corso della bonifica e uno degli insediamenti che alla tradizionale economia agricola ha saputo coniugare industrie agro-alimentari.
Pur nel notevole sviluppo, ben si distingue ancora, nelle piazze e nelle strade, il progetto urbanistico degli anni di fondazione. Ha derivato il nome dall'agro pontino, che ricalca nella denominazione il latino AGER POMPTINUS, derivato da POMETINUS, che a sua volta si riferisce a SUESSA POMETIA, antica città volsca e poi romana.
Pontinia, terza delle città di fondazione dell'agro redento, è stata fondata il 19 Dicembre del 1934. E' in questa data che ha inizio la storia, o come qualcuno ha scritto, la cronaca di Pontnia che insieme alla bonifica di quei territori ed al periodo storico e politico sono gli elementi che ancora oggi caratterizzano le c.d. città di fondazione. L'anno successivo il 18 Dicembre del 1935 ha inizio la 'missione civica' di Pontinia che, a differenza delle altre città di fondazione, risente del particolare momento storico dell'Italia, da 31 giorni sotto l'assedio economico, e pertanto il tenore della cerimonia, come mostrano le targhe commemorative dell'evento, sono fortemente contaminate da questo evento.
Prende il nome dalla regione in cui è nata. Il nucleo urbano originario, ancora integro, ricalca quello delle altre 'città nuove', fatto di caratteri architettonici essenziali ma rigorosi, alcuni edifici portanti, collocati attorno alla piazza centrale o nelle sue immediate vicinanze.
La parte nuova di Pontinia non ha più i caratteri, essenziali ma tipici del centro pioniero, che rimangono solo nel centro storico. La parte più antica, quella pre-bonifica si trova lontano dall'abitato sulla via Appia, ed è costituita dal Mausoleo attribuito a Geganio Clesippo, risalente al I secolo a. C. e dal palazzo della Posta di Mesa, sorto con la bonifica settecentesca, il quale conserva nel suo androne numerose lapidi, tra le quali quella fatta incidere a ricordo della bonifica di Teodorico; all'esterno si può ammirare una delle pietre miliari romane. Nella campagna un archetipo della bonifica: l'impianto idrovoro della Forcellata del 1900, il primo a vapore, oggi abbandonato.
Il territorio comunale fu oggetto, nel corso dei secoli, di vari tentativi di bonifica idraulica, rivelatisi però insufficienti a risolvere il problema dell'impaludamento della pianura. I primi sforzi vennero effettuati dai romani e da Teodorico (507-511); successivamente numerosi pontefici si cimentarono nella difficile opera.
Tra il 1777 e il 1798 papa Pio VI riuscì nell'impresa di ridurre la superficie della palude, mediante la costruzione di un canale che ancora oggi corre parallelo alla via Appia e sfocia in mare all'altezza di Terracina.
Nel 1810 con l'avvento dell'epoca napoleonica e delle discesa in Italia dell'imperatore francese, fu nominata una commissione per stabilire le opere da realizzare per migliorare le condizioni dell'Agro Pontino.
Nel 1918 vennero istituiti 2 consorzi di bonificazione: il Consorzio di Piscinara, competente per l'area alla destra del fiume Sisto, ed il Consorzio Pontino per i territori a sinistra del citato fiume, sotto la direzione unica dell'ing. Prampolini. In questo stesso periodo furono messi a punto progetti che prevedevano anche una forte componente meccanica nelle opere di prosciugamento e mantenimento delle stesse. Il risanamento definitivo della zona è comunque avvenuto solo negli anni Trenta del Novecento per mezzo di alcuni consorzi di bonifica, che hanno realizzato impianti idrovori e una razionale rete di collettori. In un secondo tempo l'Opera nazionale per i combattenti, istituita nel 1917, organizzò l'utilizzazione agraria e residenziale della pianura.
Essendo di nuovissimo impianto, non possiede monumenti antichi ma è senz'altro da menzionare la chiesa di Sant'Anna, con il suo caratteristico campanile a canne d'organo realizzata dall'architetto Frezzotti.
Nel territorio comunale si trovano inoltre i ruderi di uno spettacolare sepolcro romano, detto tomba di Clesippo (II secolo d.C.). Il territorio di Pontinia vanta diverse siti storici come la statio romana Ad Medias (l'attuale Mesa di Pontinia), al km. 85 della Via Appia, con il settecentesco palazzo della posta fatto costruire da Papa Pio VI, nel cui androne due colonne miliarie dell'Appia romana e numerose lapidi testimoniano l'appartenenza ad epoche lontane.
Nei pressi del palazzo sorge un grande mausoleo romano, spogliato dei rivestimenti, che, secondo un racconto intrigante, venne eretto dal liberto Clesippo per sé e per la matrona Gregaria. Posta nel mezzo dell'Agro Pontino, la città mantiene il suo carattere di centro a prevalente economia agricola, con qualche insediamento industriale nel settore ed una leggera ma crescente propensione al turismo.

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