Torna su

Norma : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diLatina.

Comuni

Comune di Norma

Norma: informazioni turistiche

Situata a 410 m., su di uno sperone di roccia a strapiombo (la Rave), domina la sottostante Pianura Pontina. Il centro abitato di Norma posa su un'erto sperone color brunorosso di un colle del versante occidentale di Monti Lepini, alle propaggini della Pianura Pontina.
I suoi confini abbracciano un territorio collinare di circa ha 3.000. Attualmente vi risiedono 3645 persone, la maggior parte stipate in abitazioni dallo stile tipicamente medioevale. Ha un'unica strada di accesso, che serpeggia con repentini tornanti sopra il versante del colle fino a quota 452 mt. dal livello del Mare Tirreno, Si scorge a distanza, una volta raggiunta la vetta, il Promontorio del Circeo e le Isole Pontine.
Le origini dell'attuale paese risalgono al Medio Evo, mentre il suo nome deriva dall'antica Norba che, distrutta nell'82 a.C. e mai più ricostruita, sorgeva in località Civita, a circa un chilometro dal centro. Perita in un incendio, intorno al I sec. a.C. , per mano del generale Lepido, armato dal dittatore Silla. Norba non ha avuto la forza di risorgere dalle sue ceneri lasciando spazio alla nuova urbe: Norma. Certamente la città non fu subito abbandonata. Gli scavi hanno evidenziato nel tempio di Diana e di Giunone Lucina tracce di architettura cristiana. Da qui è dimostrabile una continuità di vita nella città, ma sconosciuto è il perché i cittadini Norbani lasciarono il vecchio insediamento per stabilirsi definitivamente nel nuovo sito. E' successo ad altre città a costruzione megalitica (Cori, Ferentino, Alatri, Sezze, Palestrina) che si è edificato sfruttando la presenza del vecchio tracciato.
A Norba i pastori, gli artigiani e i contadini si sono radunati attorno al castello di Vicolo: posto proprio sulla sommità del vicino sperone più' inaccessibile, dando vita alla nuova comunità, che, per ragioni linguistiche facilmente intuibili, si è chiamata Norma. Della cosiddetta 'città di pietra', sono ancora oggi visibili i resti delle imponenti mura poligonali lunghe circa 2.300 m., interrotte da porte e dal bastione della Loggia ma tutta l'area era ricca di edifici pubblici e privati, luoghi di culto e centri amministrativi. La città medievale fu feudo dei Caetani e passò ai Borghese nel XVII sec.
Tra le principali emergenze, oltre alle porte, sono da ricordare il Palazzo Baronale, la Collegiata della SS.ma Annunziata, il Santuario della Madonna del Rifugio e, sulla costa sud-occidentale della collina, il Santuario di S.Michele Arcangelo detto anche di S.Angelo in Monte Mirteto. Da visitare, oltre alla citata area archeologica di Norba, il Museo archeologico e virtuale ed il Museo del cioccolato.
Norba fu fondata secondo alcuni nel X secolo a.C., secondo altri nel V secolo a.C. ad opera dei volsci o degli etruschi. È certo che fu colonia di Roma e che partecipò alle guerre puniche; venne coinvolta nella guerra civile tra Caio Mario e Lucio Cornelio Silla e fu distrutta dai sillani nell'82 a.C. Una volta ripopolata, le sue vicende storiche si intrecciarono con quelle della vicina Ninfa –quest'ultima venne abbandonata nel XVII secolo a causa della malaria–. Citata in un documento del 743 con il quale l'imperatore bizantino Costantino V Copronimo la donava insieme a Ninfa a papa Zaccaria, venne infeudata ai Frangipane (XII secolo) e nel 1159 vi fu incoronato papa Rolando Bandinelli, con il nome di Alessandro III, contro il filotedesco antipapa Vittore IV: per questo motivo fu distrutta da Federico I Barbarossa. Successivamente papa Bonifacio VIII la acquistò per donarla al nipote Pietro Caetani (1298), alla famiglia del quale fu temporaneamente tolta con l'inganno da papa Alessandro VI (1499).
Ultimi feudatari furono i principi Borghese, che la tennero fino all'annessione al regno d'Italia. Il toponimo, di origine oscura, deriva dal nome della città latina. L'arrivo delle truppe francesi diede a Norma il primo 'maire', un certo Monti, il quale faceva capo alla viceprefettura di Velletri. Tuttavia i Borghese avanzavano pretese su Norma.
Il 1832, quando vi fu il passaggio di tutta la provincia di Marittima sotto le leggi dello Stato, vede Norma inclusa nella delegazione di Velletri e del governo di Sezze. Possiede notevoli testimonianze del passato, tra le quali spicca, perfettamente conservato, l'antico insediamento di NORBA con le due acropoli, le porte e le mura poligonali alte fino a 15 metri. A distanza di circa un chilometro verso Cori e dando le spalle a Sermoneta, si trovano le antichissime reliquie dell'antica storia di Norma. I documenti che testimoniano della sua origine sono le imponenti mura ciclopiche che difendono i resti, celati dalla vegetazione e posati su una radure semibrulla, del sito archeologico di Norba.
Del castello di Vicolo oggi non rimane se non un accenno, in quanto è stato trasformato in caseggiato, mentre fu abitazione e residenza di varie famiglie care al governo papalino: Tuscolo, Frangipane, Monterotondo, Caetani, Borgia e Borghese. Nel 743 L'imperatore di Bisanzio, Costantino Copronimo dona le terre di Norba a S. Zaccharia papa, come narra Pasquale IX papa nel 1099. Il forte legame di Norma alla chiesa di Roma è testimoniata dal fatto che Norma fu sede vescovile nel 963, come c'informa l'Ughelli3: fu vescovo un certo Giovanni di Norba.

.

.

.

.

.

.

Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie, prodotti tipici nel comune diNorma

Nessuna Categoria Trovata nel Comune di Norma

Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie nel comune di Norma

Norma (Comune)  - 

Lingua

Italian English French German Holland Russian

Da Visitare

Cerca